Capitolo 2






Uscito da una doccia fredda, sto asciugandomi assai in fretta. La caldaia si è già rotta dopo un giorno di rodaggio. Non mi lavo da due giorni e, questa sera, ho un appuntamento, fuori il bar della stazione, col mio capo ufficio. Che consolazione. Ora non so ancora bene se mi vuole licenziare o trasferire in altra sede, per verificare se son solo un fannullone o son davvero assai capace, di ripristinare quei rapporti ormai sgualciti, tra i suoi soci più incalliti. Non che sia così sicuro di riuscire nell'impresa, ma o si fa questo, o niente soldi per la spesa. Il notaio ha preso nota del bilancio familiare. Manca poco al suo funerale. Se poi è vero che, al solito, è una beffa, io rimango senza soldi e senza zia. L'ho rivista solo quella, quando a tutti lei diceva:  ' State calmi. Non sarà poi una sorpresa '. A mia sorella vanno i campi, e a me la percentuale sui guadagni. Non ne faccio grande affidamento, visto che ha cambiato il suo testamento. Mio cugino, il malandrino, ha pensato di comprare moglie in Tunisia, con un figlio piccolo, e così sia. Alla prossima defunta ha regalato un po' più gioia, che io povero e cornuto, senza neanche un soldo per le scuse. Alla fine, per dispetto, anche il gatto ha bagnato il letto.

















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