ipse dixit







QUANDO IMPAREREMO A CANTARE
Sei tornata con in mano una barretta al limone, che hai comprato giù al mare; e senza mai esitare. Io, per contro, ti ho invitata a ballare, un lento, sai? Spaziale.Io non ci volevo poi provare, ma alla fine mi conviene stare a pensare; che doveva, prima o poi, finire male. 
Sei scappata zoppettando dietro al cane, che voleva, sì con te; solo cantare.
Lo sapevo che anche tu saresti stata insoddisfatta del mio look, un po' anormale. Non lo faccio per contare. Non lo faccio per contare. Solo mi trattiene la mia fretta inusuale che io non volevo più venire al concerto di quel tale; ché mi trovo ormai sorpreso, da quell'ansia micidiale.
Alla fine io pensavo solo a te che stavi male, e sono andato in paese, dal dottore che sta bene; con la zia in ospedale.
Sei scappata con un treno che va ora più veloce. E ti ho rivista al finestrino della Rolls, in riva al fiume. Sai, lui scorre via veloce; e finisce per portare tutto a galla: in un mondo che odora di sudore, e poco sale.





























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